Le poesie di Massimiliano Giannocco, pubblicate il 2018 nel suo libro intitolato “Baluginii”, edito da “Il Mio Libro”, anno 2018, gettano luce su sentimenti che sono legati al suo immenso amore per il tempo da vivere.
Il titolo, “baluginii”, fa riferimento all’intermittenza dei bagliori di luce. Ma ancorché intermittenti, le luci delle parole usate non sono mai scialbe: rispecchiano diversi stati d’animo, da “ramo spezzato/ che spera/ un giorno/ di generare fiori”.
Sono vari e intensi i baluginii. Alcune poesie danno il senso di un percorso sentimentale ricchissimo di idee e di intransigenza innanzi alla condizione dello “opportunista” e del suo “lercio profitto”. E “Il sogno di Roma” avverte che “Sei cieco/ se al marmo/ soffermi il tuo occhio./ Non è solo pietra/ quella che vedi./ Non è solo bellezza./ E’ sogno./”
Basta scorrere i titoli delle poesie di Giannocco, per rendersi conto di quanto intensi e brillanti siano gli stati d’animo tradotti in una scrittura veloce, tagliente, ma amabile. Da “Cuore di pietra” al “Piacere sublime”, da “Metropoli” al “viaggio in treno” e a “Vita”, solo per citarne alcuni.
L’amore per la scrittura di Giannocco si manifesta in prosa e in poesia. Leggere quanto scrive è sempre un’occasione per percepire la luce che proviene dallo “incoscio” e dalla consapevolezza che al centro dei desideri c’è sempre la bellezza.
Antonio Pileggi
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